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Recensito da Giò Servo (MI) 3.4.2018

 Attendo  in un locale "IN " di Milano , un lounge   ...
La  vedo entrare  alta ,  mora  ...tacchi   a  spillo .. lunghi capelli ...lo sguardo intenso che ti fissa ...... mi intimidisco nel vederla così bella e alta. Mi avvicino lentamente abbasso gli occhi e sibilo un saluto che quasi non si sente..."buongiorno Signora..."
Lei mi guarda con sguardo fiero e con le gambe accavallate e mi fa un cenno di sedermi.
Siamo una coppia che si nota. Lei così giovane, bella e alta, io con la mia pancetta da ragioniere e il mio fare da sfigato.
Un silenzio enorme si sviluppa tra noi e poi lei interviene per sbloccare la mia timidezza.
"Ben trovato servetto. Forza presentati".
Ogni sua parola per me è un ordine e incomincio a balbettare qualcosa sulla mia vita mentre Lei ordina una bottiglia di champagne....
...... dopo il primo brindisi avverto una luce particolare nei suoi occhi ..lo sguardo diventa penetrante e quasi diabolico   inizio ad avere il  tremore ed una leggera eccitazione ... è  un mix di emozioni che cerco di tenere a bada ..
continueremmo al terzo al quarto e al quinto brindisi a questo punto le inibizioni cadono e lasciamo il locale andando in una bellissima suite di un hotel a 7 stelle di milano... li mi lascio andare in ginocchio davanti a Lei e la supplico di poter essere il Suo umile schiavo e servo... tutto d'un tratto entro un nero alto e muscoloso nerboruto che in un batter d'occhio mostra il suo membro... enorme e pulsante.
Lo guardo intimorito.
E' John il giovane stallone della Padrona che si avvinghia su di lei mentre io li guardo inebetito. Non so proprio che fare. Lei mi fa un gesto di avvicinarmi e prende con una mano la mia testa avvicinandola al Suo enorme pene...
"Leccalo!", un ordine duro e senza risposte...In questo preciso momento si senti bussare la porta ..
la Signora  mi ordina di aprire .. vidi d'avanti una ragazza in stile segretaria chic ..
era la schiava personale di Padrona .....  
Rimango fermo come un sasso mentre guardo questa scena che è un concentrato di erotismo. La Signora con un gesto ordina alla ragazza di togliersi il tubino nero che l'avvolgeva e lei ubbidisci senza neanche fiatare. La ragazza s'inginocchia vestita solo dei suoi sandali con un tacco a spillo altissimo. Mi chiedevo come facesse a rimanere in piede su quei trampoli. Sfila le mutandine della sua Padrona ed inizia a leccargliela sempre più intensamente. La Padrona gli avvicina con forza il viso alla sua fighetta che diventa sembra più umido.
"Su forza leccaglielo!".... mi ordinò mentre ormai ansimava dal piacere.
Io mi inginocchio davanti a quel concentrato di muscoli color ebano e con un'iniziale repulsione gli baciai il membro. Il nero rise e con la sua mano forte mi mise il membro in bocca che comincia a succhiare avidamente.
Non sapevo quanto mi potesse e piacere e la Padrona si eccitava sempre più vedendomi umiliato e femminilizzato. Mentre lo sperma del maschio mi entrava fino in gola e mi colava dalle labbra, capivo quanto lei ormai possedesse la mia mascolinità. Ora ero diventato la sua femminuccia... un pò come la segretaria... Dopo che venne con il suo oggetto sessuale personale la Padrona si fece montare dal cavallo nero mentre io e la schiavetta partecipavano leccando qua e la avidamente i resti della sperma... tre donne e un maschio.... ormai era così... e mi ricorderò sempre quel giorno in cui scoprì il mio vero essere di schiavo, impotente e sissy...la vorrei MIA per sempre !!

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